Durante la notte ho varcato il mare, da Civitavecchia verso la Sardegna. Immobile sulla prua ho visto il Continente spegnersi pian piano, ho udito le voci affievolirsi, le grida fioche dei bambini allontanarsi, gli odori della città smarrirsi nel profumo del Tirreno. Lentamente lo scafo della nave fendeva le onde del mare che si agitava, spruzzando lacrime di schiuma sulla stiva. Gocce che lasciavano la traccia di piccoli grumi di sale sulla pelle. La mia isola mi parlava nel buio. Mi raccontava di ricordi, di odori selvaggi, di persone, di luoghi. Per una notte intera.
Testi di Vincenzo Sassu
domenica 19 aprile 2009
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